Vini verticali e orizzontali: cosa sapere

Vini verticali e orizzontali: cosa sapere

Negli ultimi anni, i termini “verticale” e “orizzontale” sono diventati sempre più comuni nel descrivere le caratteristiche di un vino. Questa terminologia si distingue dalle classiche descrizioni come “fresco” o “morbido”, “leggero” o “corposo”, introducendo un nuovo linguaggio per descrivere le sensazioni gustative. Scopriamo insieme le caratteristiche dei vini verticali e orizzontali e le differenze tra degustazioni verticali e orizzontali.

Cosa sono i vini verticali?

I vini verticali si contraddistinguono per la loro freschezza e acidità spiccata, che li rendono diretti e immediati al palato. La sensazione di “verticalità” è legata alla percezione di una spinta verso l’alto, dominata dall’acidità che guida la degustazione. Questi vini sono generalmente vivaci, leggeri e ideali per accompagnare piatti freschi e leggeri, specialmente nei mesi estivi.

Esempi di vini verticali:

  • Vermentino di Gallura

  • Vinho Verde spagnolo

  • Falanghina campana

  • Beaujolais

  • Veltliner altoatesino

Cosa sono i vini orizzontali?

I vini orizzontali, al contrario, sono caratterizzati da una morbidezza e avvolgenza che si espandono lentamente in bocca, offrendo una sensazione di ampiezza e persistenza. Questi vini sono spesso il risultato di un affinamento prolungato, che conferisce loro una struttura complessa e un gusto rotondo. Ideali per accompagnare piatti ricchi e sostanziosi, rappresentano una scelta eccellente per chi cerca un vino da degustare lentamente.

Esempi di vini orizzontali:

  • Sancerre

  • Supertuscan

  • Amarone della Valpolicella

  • Pinotage sudafricano

Linguaggio del vino: descrizioni e sensazioni

Descrivere un vino è un’arte che coinvolge non solo il palato, ma anche l’esperienza sensoriale complessiva. Alcuni termini chiave utilizzati per descrivere un vino includono:

  • Vino spigoloso: associato ai vini verticali, è vibrante, nitido e dotato di una personalità energica.

  • Vino rotondo: tipico dei vini orizzontali, è morbido, pieno e avvolgente.

  • Vino lungo: indica un vino persistente, la cui percezione rimane a lungo dopo l’assaggio.

  • Vino corto: opposto del vino lungo, ha un ricordo sensoriale breve.

Degustazione verticale e orizzontale: le differenze

Non bisogna confondere il concetto di “vino verticale” con quello di “degustazione verticale”, poiché si tratta di due ambiti differenti.

Degustazione Verticale

La degustazione verticale prevede l’assaggio di diverse annate dello stesso vino. Questo tipo di degustazione permette di comprendere l’evoluzione del vino nel tempo, analizzando come il clima, la maturità e il processo produttivo abbiano influenzato le sue caratteristiche.

Obiettivi della degustazione verticale:

  • Analizzare le differenze tra le annate

  • Valutare la capacità evolutiva del vino

  • Identificare l’impatto delle condizioni climatiche

Degustazione Orizzontale

La degustazione orizzontale, invece, confronta vini diversi prodotti nella stessa annata. Questi vini possono provenire da regioni, vitigni o produttori diversi, offrendo un quadro completo delle caratteristiche di un’annata specifica.

Obiettivi della degustazione orizzontale:

  • Esplorare le differenze di terroir

  • Confrontare stili produttivi

  • Valutare l’influenza dell’annata su diversi vitigni

Conclusione

La distinzione tra vini verticali e orizzontali arricchisce il linguaggio del vino, offrendo una nuova prospettiva per descrivere le caratteristiche sensoriali. Allo stesso modo, le degustazioni verticali e orizzontali rappresentano esperienze uniche per esplorare il mondo del vino in profondità. Che tu sia un appassionato o un professionista, comprendere queste differenze ti aiuterà a scegliere e apprezzare meglio ogni calice.

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